Risonanza magnetica aperta, per chi è indicata e quali sono i vantaggi centro medex

La risonanza magnetica aperta è indicata per pazienti che hanno difficoltà ad affrontare il classico esame diagnostico. Si tratta quindi di uno strumento affidabile pensato per pazienti claustrofobici, anziani o bambini. Scopri tutte le informazioni utili con i nostri esperti.

Che cos’è la risonanza magnetica

La risonanza magnetica è un esame diagnostico molto importante per diversi ambiti della medicina. Con l’utilizzo di campi magnetici non dannosi per l’organismo, è possibile studiare in maniera accurata e tridimensionale sia i tessuti molli che i tessuti duri del corpo.

Si tratta di un esame fondamentale per individuare in tempo patologie o disfunzioni dell’organismo. Ad oggi la presenza di apparecchi per la risonanza magnetica è molto alta e diffusa sul territorio.

Come abbiamo anticipato nell’introduzione, esistono tuttavia alcune categorie di pazienti a cui è precluso tale esame. Per via della conformazione dell’apparecchio, composto da un tubo cilindrico in cui il paziente viene fatto stendere per un tempo variabile dai 30 ai 60 minuti, persone claustrofobiche hanno difficoltà a svolgere correttamente l’esame. Il macchinario potrebbe poi causare qualche problema anche a pazienti particolarmente anziani o a bambini.

Per rispondere a queste esigenze, il nostro centro radiologico si è dotato di apparecchi pensati appositamente per queste di pazienti, in modo da non negare ad alcuno il diritto alla diagnosi.

Come funziona la risonanza magnetica aperta

La risonanza magnetica aperta funziona esattamente come quella tradizionale, con l’unica differenza che l’apparecchio non ha forma chiusa e cilindrica, ma una forma aperta a “C”. Il braccio inferiore e il braccio superiore svolgono quindi funzione di piastre per la generazione del campo magnetico. Il macchinario ha la stessa precisione di quello tradizionale, ma non genera oppressione fisica o psicologica. Visto il meccanismo è spesso possibile, dietro consenso del radiologo, farsi accompagnare da un’altra persona.

La risonanza aperta sta trovando anche un uso molto importante in sala operatoria. I chirurghi la utilizzano per analizzare gli organi e i tessuti del paziente oggetto di operazione: in poche decine di minuti, quindi, il medico può avere una visione d’insieme più chiara dell’area. Si parla quindi di uso intraoperatorio dell’esame diagnostico.

La risonanza aperta è indicata per ogni parte del corpo?

La risonanza magnetica aperta ha la stessa funzione di quella tradizionale ed è priva di controindicazioni, tuttavia per alcune aree del corpo potrebbe risultare imprecisa. La differenza principale sta nella risoluzione delle immagini, che tendono ad essere meno dettagliate per alcune parti del corpo. I difetti sono più evidenti in caso si vogliano esaminare parti del corpo piccole e complesse, almeno dal punto di vista anatomico. I radiologi, ad esempio, consigliano sempre la risonanza magnetica tradizionale per le articolazioni della mano, del piede, del ginocchio e del polso.

Il problema, in realtà, non ha conseguenze così gravi. Gli apparecchi utilizzati per esami diagnostici a tali articolazioni sono di piccole dimensioni e certamente non hanno l’oppressiva forma cilindrica. Le suddette categorie di pazienti, dunque, possono sottoporvisi senza riscontrare alcuna criticità.

Come prepararsi alla risonanza magnetica

La risonanza magnetica, aperta o chiusa che sia, è un esame non invasivo che non prevede particolare preparazione. Nello specifico, salvo diversa indicazione del radiologo, non sarà necessario seguire una dieta particolare nei giorni precedenti l’esame diagnostico. È fondamentale, invece, che il paziente rimuova qualsiasi tipo di oggetto metallico prima di sottoporsi alla risonanza magnetica.

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