Stiamo tutti lì, oramai prossimi alle ferie estive, alle vacanze spaparanzati in spiaggia. Come lucertole sotto il sole aventi un unico obiettivo: abbronzatura livello cioccolato fondente extra dark.

Per partire parliamo di una cosa molto semplice: cos’è l’abbronzatura?

È una risposta di “difesa” da parte della pelle. Infatti, la luce colpendo la pelle attiva i melanociti che si avviano alla produzione di melanina. Gli stessi raggi solari però possono anche far mutare il DNA delle cellule, creando errori sulla doppia elica che se non corretti possono accumularsi ponendo le basi per l’arrivo di tumori cutanei.

Il sole inoltre, è una delle principali cause di invecchiamento della pelle. Quindi, se volete rimanere piallati come quando metti l’effetto “bellezza” nella modalità selfie, mi sa che il sole non deve essere la vostra prerogativa estiva. Il colorito bianco-nobiliare-britannico-dell’800 in fondo, non è così brutta come opzione.

Quanti errori compiamo mentre siamo sotto il sole?

Ecco alcune litanie sentite e risentite sulle spiagge.

“No ma io ad inizio estate sempre la crema con protezione 30, poi scendo man mano fino alla 5.”

Ma… scusa la mia ignoranza, il sole ed i suoi danni cambiano durante l’estate?

No. Quindi non ha senso abbassare il grado di protezione perché così facendo rimuovi solamente una barriera protettiva importante. Infatti la SPF (Fattore di Protezione Solare) delle creme indica la schermatura che esse hanno nei confronti solo dei raggi UV-B.

È importante perciò, quando si acquista una nuova crema, che sia presente anche la scritta UV-A, che se si presenta cerchiata ci indica una protezione sui raggi UV-A pari ad 1\3 di quella espressa per i raggi UV-B.

Il numeretto è indicativo di una percentuale di schermatura dei raggi UVB:

  • SPF 50+ scherma il 99% degli UVB
  • SPF 50 scherma il 98% degli UVB
  • SPF 30 scherma il 97% degli UVB
  • SPF 15 scherma il 93% degli UVB.

Vi potrà sembrare poco ma, se ci pensate, passando da 50 a 30 dimezzate la vostra schermatura. E non è cosa da poco.

Con una protezione 50 non è vero che non ci si abbronza, perchè il fotone che attiva il melanocita passa comunque e attiva lo stesso la produzione di melanina, quel che cambia è la schermatura e la tutela delle vostre cellule epiteliali.

“Io sono scur* non ho bisogno di mettere una crema solare alta, tanto non mi brucio.”

Abbiamo parlato di melanina, di essa ne esistono di due tipologie. La Eu-Melanina, dalla pigmentazione più scura, marrone e la Feo-Melanina che invece presenta una colorazione più rosso-giallastra.

Questo ci fa capire che ciò che cambia è solo il colore della pigmentazione ma non cambia il quantitativo di danni al DNA che il sole produce. Quindi: corri a mettere la crema pure tu! Non hai scuse!

“No ma io non è che mi abbronzo così facilmente! Mi son fatt* 3 lampade a fine Maggio, così preparavo la pelle!”

Qui non ci sono per niente cose su cui discutere. Nessuna zona grigia.
Le lampade fanno male. L’OMS le ha classificate come cancerogeni di I grado (quindi cancerogeni certi).

In una revisione sistematica del 2012 è stato espresso chiaramente che ogni seduta aumenta il rischio di melanoma del 1,87% soprattutto se fatte sotto i 35 anni di età. Durante le sedute con le lampade infatti vengono emessi solamente raggi UV-A, i quali andando più in profondità rispetto agli UV-B non creano danni nell’immediato ma invece proprio nel lungo termine. Essi inoltre non stimolano la produzione di nuova melanina ma piuttosto vanno a ridistribuire quella presente, rendendo quindi il “faccio le lampade per prepararmi” completamente inutile.

“Ma si che l’ho messa la crema quando sono arrivat* in spiaggia stamattina!” -ore 16.00-“

La crema va applicata ogni 2 ore. Abbondantemente. O come dico io: “quando pensi che sia abbastanza mettine un altro pochino e allora si e no hai raggiunto la sufficienza”.

Infatti, i test in laboratorio vengono fatti utilizzando 2mg di crema per cm². Facendo due conti un po’ a spanne: su una persona alta 1.60m, la superficie corporea è circa 1,50m²; ciò implica l’utilizzo di 30gr di crema ad applicazione.

Ripetiamolo tutti insieme: 30gr di crema ad applicazione. Questo vuol dire che il vostro flacone da 100 gr vi dovrebbe durare una giornata di mare.

Capite adesso quanta poca ne mettiamo? Troppo poca.

Ma nessun allarmismo o terrorismo psicologico. Abbiamo ancora qualche settimana per non commettere gli stessi errori degli anni passati. E se non l’abbiamo ancora fatto, andiamo a prenotare la consueta visita dermatologica annuale.

Ora vi devo lasciare, la spiaggia chiama.
Libro, occhiali da sole, cuffiette per la musica e crema solare.

Tanta, tanta, tanta crema solare per questa estate.