A pochi giorni dalle festività natalizie, si moltiplicano i consigli su cosa mangiare e su come contenere le calorie senza rinunciare ai piaceri della tavola. La maggior parte degli italiani rimanda a dopo l’Epifania il conteggio dei chili di troppo e la remise en forme. Una parte minore, invece, cerca di “contenere i danni” e osservare ogni giorno un regime alimentare equilibrato. Per tutti, il consiglio è quello di seguire le Linee Guida per una sana alimentazione aggiornate dal CREA – Centro di Ricerca Alimenti e Nutrizione – rinnovata adesso dopo 15 anni dall’ultima versione.
Perché la revisione delle Linee Guida per una sana alimentazione
Andrea Ghiselli, dirigente di ricerca Crea Alimenti e Nutrizione e presidente della Commissione di revisione delle Linee Guida, spiega perché è stato necessario aggiornare il testo. Mentre in passato mangiare bene significava colmare alcune carenze alimentari, oggi significa anche proteggersi dalle malattie cronico-degenerative, promuovere la salute e la longevità, tutelare la sostenibilità sociale e ambientale, migliorare la qualità della vita.
Chiarisce, inoltre, che “l’obiettivo prioritario delle Linee Guida è la prevenzione dell’eccesso alimentare e dell’obesità che in Italia, soprattutto nei bambini, mostra dati preoccupanti, in particolare nei gruppi di popolazione più svantaggiati. A questo, non solo, è dedicata la prima direttiva, ma il tema viene trattato in molte altre, poiché l’eccesso di peso è considerato non solo come fattore di rischio, ma come condizione pre-patologica delle malattie cronico-degenerative che più incidono sullo stato di salute della popolazione, come le malattie cardiovascolari, il diabete e i tumori”.
Frutta, verdura, legumi e sostenibilità
Alla base di una sana alimentazione restano salde frutta e verdura, ma si aggiunge una maggiore attenzione alle porzioni e alla sostenibilità intesa in senso sia economico che etico e sociale.
Tutto il mondo invidia la nostra cultura enogastronomica e la diffusa presenza della dieta Mediterranea nella penisola, eppure gli italiani consumano in media circa 200 grammi di frutta e 200 grammi di verdura, a fronte dei 450 grammi di frutta e 400 di verdura al giorno raccomandati dalle Linee Guida. Peccato, perché oltre a prevenire le malattie cronico-degenerative, l’obesità e la mortalità prematura, mangiare razioni abbondanti di frutta e verdura significa anche riempire lo stomaco con poche calorie, sentirsi sazi mangiando meno e fare il pieno di preziose sostanze come fibra, vitamine e sali minerali.
L’aggiornamento delle Linee guida per una sana alimentazione riguarda anche la quantità di legumi che a oggi, in Italia, è attestata su meno di una porzione a settimana, mentre il suggerimento del CREA è di mangiare 3-4 porzioni di legumi a settimana per poter godere di tutti i benefici di questi alimenti. I legumi sono un valido sostituto della carne, e l’inferiore biodisponibilità di ferro e proteine è compensata dalla possibilità di poterli mangiare spesso perché, al contrario delle carne, non ci sono controindicazioni.
Gli esperti sono inoltre concordi sull’importanza di non demonizzare la farina e i prodotti raffinati anche se è preferibile scegliere i cereali integrali che apportano fibre, danno maggiore senso di sazietà e sono utili per la motilità intestinale e per intrappolare piccole porzioni di grasso.
Occhio alla sostenibilità e ai bambini
Le nuove linee guida per una sana alimentazione presentano degli aggiornamenti riguardanti la sostenibilità ambientale, economica e sociale, un tema sempre più caldo che investe anche le scelte alimentari.
I regimi alimentari sia salutari che sostenibili per l’ambiente si basano su numerosi cibi e sono affrontabili senza appesantire il bilancio familiare. Per esempio, frutta, verdura, pesce azzurro dei nostri mari, latte, yogurt e uova sono sostenibili sotto vari punti di vista.
La commissione di esperti ha introdotto anche una serie di raccomandazioni pratiche di consumo per i bambini e gli adolescenti, per aiutare le famiglie ad organizzare un’alimentazione quotidiana varia ed equilibrata, anche per l’età evolutiva. Il lavoro è partito dall’adattamento delle porzioni dei diversi alimenti definite per l’adulto così da dare un aiuto ai pediatri, alle famiglie e alla ristorazione scolastica.
Infine, la revisione delle Linee guida per la sana alimentazione si conclude con un monito a non seguire ciecamente le diete nate più dalla moda che da solide basi scientifiche: per stare in forma in modo sano e sicuro, il consiglio è di rivolgersi a un medico dietologo e nutrizionista.