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Ma che cos’è l’ipertensione arteriosa? L’ipertensione è una patologia cardiologica che colpisce una larga parte della popolazione e si verifica quando hai valori elevati di pressione arteriosa.

Quali sono i sintomi dell’ipertensione arteriosa?

Purtroppo l’ipertensione arteriosa è una malattia che spesso, soprattutto nelle sue forme iniziali, non manifesta dei sintomi.

Un soggetto iperteso di solito è asintomatico nella fase iniziale della patologia quando ancora si ha un ipertensione lieve. Tutti i sintomi ipertensione principali iniziamo a coglierli quando siamo già in una forma più avanzata.

I sintomi della pressione alta che possiamo sperimentare sono i seguenti:

  • stanchezza
  • affaticamento
  • mal di testa ricorrenti
  • capogiri

Solitamente quando ci sentiamo più affaticati del solito e non sembra ci siano motivi validi, questo può essere uno dei segni del soggetto iperteso.

Anche i mal di testa sono uno dei segni principali della pressione alta.

Diagnosi

I soggetti ipertesi possiamo scoprirli in un modo molto semplice. Basterà infatti misurare la pressione arteriosa per sapere chi soffre di ipertensione. Dalle ultime linee guida internazionali, è stato riscontrato che per una misurazione ottimale, bisogna procedere presso il domicilio del paziente.

Infatti i valori di pressione di una persona che si trova in attesa presso la propria abitazione sono molto più veritieri e sono fondamentali per una corretta diagnosi di ipertensione arteriosa.

Ipertensione arteriosa cause

Parlando delle cause dell’ipertensione arteriosa, dobbiamo introdurre il concetto di ipertensione essenziale.

Con il termine ipertensione essenziale, ci riferiamo al fatto che non è ancora stata determinata la causa determinante della patologia. Ci possono essere molti fattori che la possono scatenare. Sicuramente abbiamo dei fattori famigliari e genetici che sono molto importanti.

Anche i fattori ambientali concorrono a far emergere la pressione alta nelle persone. Quindi stiamo parlando dello stile di vita, obesità e sedentarietà. Questi sono tutti fattori che possono scatenare un’ipertensione latente.

La maggior parte delle persone nel mondo infatti sperimenta appunto l’ipertensione arteriosa essenziale. 

In casi minori invece, la causa dell’ipertensione è derivante da altre patologie che la scatenano. In questo caso parliamo allora di ipertensione secondaria.

Facciamo allora un piccolo riassunto dei fattori di rischio nei soggetti ipertesi:

  • età
  • stile di vita
  • fumo
  • alcool
  • farmaci
  • stress 
  • sedentarietà
  • diabete
  • sovrappeso/obesità

Trattamento ipertensione

Una volta diagnosticata e quindi una volta riscontrati valori alti di pressione arteriosa dobbiamo recarci dal medico per farci prescrivere una terapia in base al nostro caso.

Per pressione arteriosa alta ci riferiamo a dei valori superiori a 130/80 nei soggetti giovani e 140/90 nel paziente più anziano.

Quali sono le terapie

Le terapie farmacologiche che abbiamo oggi a disposizione per l’ipertensione arteriosa sono davvero molto ampie, varie ed efficaci. I primi farmaci che vengono utilizzati sono gli inibitori del sistema renina-angiotensina aldosterone e i calcio antagonisti.

In seconda battuta si possono utilizzare i farmaci betabloccanti. Sicuramente ad oggi, iniziare con una duplice terapia è risultato vincente sugli end-point di mortalità e ospedalizzazioni, soprattutto nel paziente complesso e complicato.

Per completezza di informazioni vi invitiamo a leggere questo altro nostro articolo interamente dedicato a come si cura l’ipertensione.

Consigli per tenere a bada l’ipertensione arteriosa

Per quanto concerne l’ipertensione arteriosa, viene consigliato al paziente di modificare e migliorare il proprio stile di vita. In primo luogo bisogna abolire il fumo qualora sia presente nella vostra vita.

Bisogna poi fare una vita che non sia sedentaria (come raccomandato anche dall’OMS), fare moderata attività fisica in modo regolare. Mangiare con poco sale e soprattutto cibi più sani. Prediligendo quelli meno ricchi di ossidanti.

Il consiglio che posso darvi è quello di iniziare la terapia farmacologica il prima possibile. Ad oggi, come già vi ho spiegato prima, tendiamo a trattare il problema anche con valori di riferimento più bassi rispetto al passato.

Complicanze

L’attuale pratica di anticipare la terapia per l’ipertensione arteriosa utilizzando valori di riferimento più bassi è molto importante. Questo perché le complicanze che rischiano di svilupparsi in un soggetto iperteso, possono essere anche gravi. Ad esempio:

  • infarto o ictus (qui un articolo sui fattori di rischio)
  • insufficienza cardiaca
  • aneurisma
  • sindrome metabolica
  • demenza

La pressione alta oltre i valori normali, a lungo termine, può portare un ispessimento delle arterie (aterosclerosi) con conseguenza possibilità di sviluppo di ictus o infarti.

Un aumento della pressione sanguigna può anche portare problemi ai vasi sanguigni e il conseguente rischio di aneurisma. Inoltre le arterie ostruite o bloccate possono anche ridurre l’afflusso di sangue nel cervello, causando così problemi di memoria o di demenza.

Per tutti questi motivi vi consigliamo di eseguire un check-up cardiologico per anticipare e prevedere eventuali criticità. Gli esperti Cardiologi del Centro Medico Unisalus a Milano, come la Dottoressa Valentina Romano, sono a vostra disposizione.

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