Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, più di 1 miliardo di persone nel mondo soffre di ipertensione.
La pressione alta è una condizione da non sottovalutare, poiché costituisce un fattore di rischio per molte patologie cardiache. Per questo motivo, sempre l’OMS, suggerisce di non assumere più di 2000mg di sodio al giorno (pari a un cucchiaino), per evitare di incorrere nel rischio di ipertensione.
A questo proposito, una recente ricerca osservazionale pubblicata sull’European Heart Journal ha evidenziato che, anche il sodio contenuto nei farmaci effervescenti potrebbe influire sull’ipertensione.
Approfondiamo di più.
Ipertensione: cosa ci dice un nuovo studio osservazionale?
Come riportato dalla rivista scientifica che fa a capo alla European Society of Cardiology, lo studio osservazionale ha analizzato un campione di persone inglesi, confrontando chi assumeva paracetamolo contenenti principi di sodio, con chi lo assumeva senza.
Gli individui sottoposti all’analisi comprendevano sia ipertesi, che persone con valori normali di pressione arteriosa. Ne è emerso che, il rischio di incorrere in malattie cardiovascolari (come ictus, insufficienza cardiaca, infarto miocardico) con l’assunzione di paracetamolo contente sodio, era presente per entrambe le categorie, anche se superiore (più del 5%) nei pazienti con ipertensione.
Come segnalato dall’European Health Journal, si tratta di uno studio limitato e che può non essere esente da errori. Tuttavia, anche se il monitoraggio è durato solo un anno dopo l’avvio della ricerca osservazionale, è in ogni caso noto che i livelli di sodio nel sangue possono aumentare tempestivamente.
Dunque, è anche per questo motivo che gli autori sottolineano che si dovrebbe limitare l’apporto del sodio, soprattutto se nel frattempo è presente come principio attivo nel paracetamolo che si assume.
La probabilità di malattie cardiovascolari non è da escludere.
Quali sono i dati dell’ipertensione arteriosa in Italia?
L’Istituto Superiore di Sanità segnala che in Italia, circa il 30% della popolazione soffre di ipertensione.
Tra queste persone, sono gli uomini a registrare una percentuale leggermente superiore rispetto alle donne. Geograficamente il Nord Italia ha più ipertesi rispetto al Sud.
Si tratta di una condizione che, come detto, non è da sottovalutare, anche perché i valori della pressione possono variare con l’avanzare dell’età, e nel sesso femminile, può incidere la menopausa.
Stile di vita corretto, controllo e misurazione della pressione, consulto con il proprio medico, restano fondamentali, soprattutto in caso di ipertensione.