Il lipedema è una patologia cronica a carico delle gambe, che si manifesta con un evidente accumulo di grasso a livello degli arti inferiori e delle caviglie.

Il lipedema non è un semplice problema estetico, trattasi di un’infiammazione che colpisce il tessuto adiposo sottocutaneo, con conseguente rischio di diffusione a livello di sistema vascolare e muscolare. Il lipedema è una patologia ancora poco conosciuta, spesso la diagnosi arriva quando ormai l’infiammazione è largamente diffusa e difficilmente trattabile.

Ecco qualche semplice accorgimento che potrebbe aiutarci a supporre la presenza di un’infiammazione del tessuto adiposo e a consultare nell’immediato un medico specialista, per una diagnosi più accurata.

Lipedema: quali sono i sintomi? Come capire se si è affetti dalla malattia?

Come anticipato, l’aspetto più evidente di tale patologia è il notevole accumulo di grasso su gambe e caviglie. Questo aspetto estetico sovente è accompagnato da altri sintomi, ovvero:

  • Continuo e persistente formicolio alle gambe.
  • Dolore alle gambe, con evidenti difficoltà a camminare per lunghi tratti.
  • Pelle fredda in prossimità del rigonfiamento.
  • Evidente presenza di noduli al tatto della zona infiammata.
  • Difficoltà a perdere peso o aumentarlo.
  • Continua sensazione di fame.
  • Presenza di vene varicose in prossimità delle caviglie.
  • Facile formazione di lividi, anche al semplice contatto della zona infiammata.

Nella maggior parte dei casi, si tratta di una patologia che colpisce donne in sovrappeso.

Non sono da escludere pazienti normopeso, per questi ultimi è più semplice diagnosticare il lipedema dato l’evidente sproporzionamento tra la parte superiore e quella inferiore del corpo, diversamente dalla prima categoria di soggetti, dove l’accumulo di grasso a livello degli arti inferiore viene associato a un generale stato di peso eccessivo.

Il lipedema risente notevolmente di cambi ormonali, possono pertanto essere a rischio anche donne in gravidanza o donne e uomini nella fase della pubertà.

Lipedema: come si cura?

Il lipedema è una patologia ancora in fase di studio embrionale, non esistono pertanto più trattamenti consolidati che consentono di arrestare o rallentare la diffusione dell’infezione ad altri tessuti circostanti.

Certamente, una dieta personalizzata, sana ed equilibrata è un buon punto di partenza per il trattamento di questa patologia.

Il paziente affetto da lipedema, nella maggior parte dei casi, manifesta un continuo senso di fame, nonché picchi glicemici/insulinici, poiché gli ormoni prodotti dal grasso accumulato riducono notevolmente il senso di sazietà.

È bene affidarsi a un medico specialista, in quale elaborerà una dieta volta a eliminare elementi che sollecitano l’infiammazione, ad esempio il glutine, a favore di quelli che tendono a contenerla, ad esempio fibre, vitamine e sali minerali.

Ad una dieta equilibrata, è fondamentale associare una costante attività fisica: camminare, andare in bici, nuotare sono attività che aiutano ad alleviare i sintomi più dolorosi connessi all’infiammazione.

È preferibile, inoltre, l’uso di scarpe comode e abbigliamento largo, per facilitare la circolazione sanguigna, nonché bagni con acqua fredda, per stimolare la circolazione.

Alcuni medici ipotizzano come soluzione per ridurre l’infiammazione uno o più interventi di liposuzione, anche su tale tecnica non ci sono evidenze accertate sul trattamento del lipedema.

É ben chiaro che, anche se poco conosciuto, il lipedema è una patologia particolarmente invalidante, sia a livello fisico che psichico; riconoscerla da subito e affidarsi a un medico specializzato consente di limitare le conseguenze che potrebbero aversi a lungo termine, con estensione dell’infezione anche a carico di mani, piedi fianchi e ginocchia.

Fonte Articolo