La densitometria ossea è un esame che misura la densità ossea del corpo. Viene utilizzato per individuare l’osteoporosi, una condizione in cui le ossa diventano fragili e si rompe facilmente.
L’osteoporosi è una malattia silente che colpisce principalmente le donne in menopausa, ma può colpire anche gli uomini. In Italia, è stimato che circa 3 milioni di donne siano affette da osteoporosi.
La densitometria ossea può essere eseguita utilizzando diverse tecnologie, tra cui la densitometria a raggi X (DXA) e la densitometria a ultrasuoni (QUS). La densitometria DXA è attualmente considerata la metodologia più precisa e affidabile per la misurazione della densità ossea.
In cosa consiste l’esame?
L’esame è indolore e non richiede preparazione particolare. Il paziente deve semplicemente indossare abbigliamento comodo e rimuovere eventuali oggetti metallici dalle tasche. Il risultato dell’esame viene espresso in termini di “T-score” e “Z-score”, che indicano rispettivamente la densità ossea del paziente rispetto alla popolazione generale e rispetto alla popolazione della sua stessa età e sesso.
Il trattamento per l’osteoporosi consiste principalmente in una combinazione di esercizio fisico, dieta adeguata e supplementazione di vitamina D e calcio. In alcuni casi, può essere necessario assumere farmaci per aumentare la densità ossea.
La densitometria ossea è un esame semplice e indolore che permette di identificare precocemente l’osteoporosi e di prevenire le fratture ossee. Se siete a rischio di osteoporosi, parlate con il vostro medico per valutare se è necessario sottoporsi a questo esame.