Il colon irritabile o sindrome da colon irritabile è una disfunzione intestinale molto diffusa tra donne e uomini, con maggiore concentrazione tra i 20 e 50 anni.

I sintomi sono facilmente riconoscibili: costanti dolori addominali, crampi, nausea, meteorismo o stipsi. Disagi che nel lungo termine condizionano notevolmente lo stile di vita dell’individuo. Nella maggior parte dei casi si parla di un disturbo non grave che non determina danni rilevanti all’intestino o ad altri organi.

Un’idonea alimentazione è la risposta adeguata per prevenire o contenere questo tipo di disturbo.

Perché i cibi senza glutine sono da preferire in caso di sindrome del colon irritabile?

Uno studio condotto da ricercatori dell’Ospedale Universitario della Charité di Berlino ha focalizzato l’attenzione sulla possibile correlazione esistente tra sindrome del colon irritabile e consumo di cibi con glutine.

La ricerca ha analizzato gli effetti a lungo termine di una dieta senza glutine su pazienti affetti da sindrome di colon irritabile, sia con casi di diarrea di tipo misto sia di tipo dominante.

Un terzo dei soggetti pazienti sottoposti al test ha reagito positivamente a questo nuovo regime alimentare, rilevando un notevole miglioramento nell’arco dei due o quattro mesi successivi, tanto da indurli a continuare a seguire una dieta senza glutine, senza rinunciare di tanto in tanto a piccole eccezioni.

Una dieta gluten free potrebbe essere una delle soluzioni alla sindrome del colon irritabile, seppure i tempi di reazione sono relativamente lunghi rispetto alla breve media di due settimane necessarie per diagnosticare in un paziente un’effettiva sensibilità al glutine.

Come diagnosticare la presenza di colon irritabile?

Al perdurare dei sintomi precedentemente elencati è bene consultare il proprio medico, il quale oltre a indagare sulla storia e sui caratteri ereditari del paziente richiederà analisi di vario tipo:

  • Analisi delle feci
  • Esami del sangue
  • Radiografia dell’addome

Questo tipo di analisi consente al medico di escludere altre patologie legate all’intestino.

Cosa mangiare e cosa no?

Non esiste una vera e propria terapia per contrastare questo tipo di disturbo intestinale, nella maggior parte dei casi una dieta equilibrata è la soluzione migliore per contenere i sintomi.

È consigliabile prediligere un’alimentazione a base di verdure, pesce, carni bianche, riso, da evitare cibi fritti, insaccati, cibi in scatola, cibi raffinati, bevande alcoliche, formaggi stagionati e caffè. È bene ridurre anche il consumo di cibi a base integrale che possono peggiorare la condizione del colon.

Utilizzo di farmaci per contrastare il colon irritabile

Solo in casi eccezionali potrebbe essere necessario associare a una sana alimentazione qualche farmaco. È bene consultare il medico che valuterà l’effettiva necessità e provvederà all’eventuale prescrizione.

Una valida alternativa ai farmaci sono integratori ricchi di fibre facili da reperire, atti ad alleviare i sintomi.

Le cause del colon irritabile

Le cause della sindrome del colon irritabile sono molteplici e spesso nessuna si presenta in modo predominante rispetto alle altre. Oltre la sensibilità al glutine ecco alcune cause comunemente riconosciute:

  •  Intolleranze a cibi specifici: alcuni soggetti reagiscono negativamente a certi cibi che in condizioni normali non dovrebbero generare alcun tipo di disturbo.
  •  Livelli bassi di serotonina: è un neurotrasmettitore che trasferisce i messaggi dall’apparato digerente, dove è presente in alta concentrazione (95%), alle altre parti dell’organismo. Un abbassamento dei livelli di serotonina genera problemi di defecazione e dolore addominale.
  •  Natura dell’apparato digerente: la presenza di un’infezione, ad esempio la gastroenterite, potrebbe provocare anche irritabilità del colon.
  •  Fattori psicologici: una situazione di stress, una forte emotività possono essere fattori determinanti per il benessere del colon.
  •  Utilizzo di farmaci: un uso eccessivo di psicofarmaci, farmaci anti-infiammatori e antibiotici può provocare alterazioni della normale funzionalità intestinale.

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