Con l’aumentare della vita media crescono anche le problematiche legate all’età. Tra queste spicca la cosiddetta “epidemia silenziosa”, l’osteoporosi, che anno dopo anno colpisce un numero crescente di persone e, in modo particolare, gli anziani che sono a rischio di fratture di fragilità. Secondo il Ministero della Salute, nelle donne di oltre 45 anni le fratture da osteoporosi determinano più giornate di degenza ospedaliera di molte altre patologie di rilievo, come infarto del miocardio, diabete o carcinoma mammario.

SIOT – Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia – sceglie la Giornata Mondiale dell’Anziano e la Festa dei nonni per sottolineare l’importanza della prevenzione e la necessità di rivolgersi a un ortopedico che sappia guidare l’anziano e i suoi cari nella gestione della malattia.

Cos’è l’osteoporosi

L’osteoporosi è una malattia cronica legata al processo di invecchiamento fisiologico e causata dalla riduzione della densità ossea, dunque dal calo di calcio, fosforo e altri minerali che compongono le ossa. L’osteoporosi è detta anche epidemia silenziosa perché la malattia non dà segno di sé prima della frattura che spesso non viene identificata, segnalata e trattata. La patologia si manifesta in modo particolare nelle donne in menopausa – condizione in cui la diminuita produzione degli estrogeni favorisce la fragilità delle ossa – nei pazienti sottoposti a terapie cortisoniche prolungate e negli uomini sopra i 70 anni di età.

Sintomi dell’osteoporosi

Nelle prime fasi della sua comparsa l’osteoporosi è asintomatica, quando la malattia progredisce si manifesta con alcuni sintomi tipici:

  1. Frattura di fragilità. L’osso è così fragile che si spezza anche senza eventi traumatici. Le parti più colpite da fratture di fragilità sono polso, costole, colonna vertebrale e femore.
  2. Mal di schiena. Quando dipende dalla malattia, il dolore alla schiena è particolarmente intenso e persistente perché causato dalla frattura o dal collasso di una vertebra.
  3. Diminuzione della statura e postura curva. Sono sintomi strettamente legati sia

all’invecchiamento che ad alcune malattie ossee come il rachitismo e l’osteoporosi. Se la colonna vertebrale è interessata da molteplici fratture di fragilità, le ossa si comprimono causando forte dolore, una postura curva e una statura ridotta rispetto al passato.

Prevenzione e diagnosi dell’osteoporosi

In presenza di uno dei sintomi illustrati, l’esame più indicato per una diagnosi precoce di osteoporosi è la MOC – Mineralometria Ossea Computerizzata – mentre la radiografia è l’esame più indicato per una diagnosi immediata di frattura vertebrale.

L’osteoporosi è una patologia cronica a lenta comparsa con cui è possibile imparare a convivere ma non curare del tutto. Sebbene a ogni età si possano adottare atteggiamenti virtuosi per proteggere le ossa, per prevenire l’osteoporosi in modo davvero efficace è necessario seguire un corretto stile di vita e fare sport dall’infanzia fino almeno ai 25-30 anni:

  • Seguire una dieta ricca di calcio e vitamina D.
  • Fare una regolare attività fisica.
  • Avere una postura corretta da seduti.
  • Evitare cattive abitudini come l’assunzione alcol e fumo che danneggiano la densità ossea.

Per conoscere lo stato di salute delle tue ossa, contatta uno specialista in ortopedia e traumatologia: è il modo più efficace per prevenire l’osteoporosi e le fratture di fragilità ossea.

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