Quando si ha a che fare con una malattia cronica intestinale, spesso si fanno i conti anche con altri disturbi, scientificamente noti come manifestazioni extraintestinali (EIM). Tra questi, la spondiloartrite, l’eritema nodoso e le infiammazioni oculari.

Ma sono i problemi alle articolazioni ad essere le complicanze secondarie più comuni in chi è affetto da malattia di Crohn ecolite ulcerosa. In particolare, l’artrite e l’atralgia (dolore in assenza di infiammazione) colpiscono circa il 20% dei pazienti.

Artropatie e malattie croniche intestinali

Ci sono alcune artropatie legate alle malattie croniche intestinali, solitamente divise in:

  • Artrite periferica
  • Artrite assiale
  • Spondilite anchilosante

Artrite periferica

L’artrite periferica si manifesta principalmente con una forma di dolore concentrato su ginocchia, caviglie, polsi, gomiti e fianchi.

Chi ne soffre sperimenta una forte mialgia durante le cosiddette “fasi acute”, anche per due mesi, in concomitanza con i periodi di ritorno della MICI. Le articolazioni colpite risultano calde, gonfie e doloranti. Come fare a diagnosticarla? Non si procede con un solo esame, ma con una serie di test (analisi del sangue, dei fluidi articolari e raggi X), in grado di definire un quadro clinico.

In questi casi, ad aiutare i pazienti possono essere la fisioterapia e un trattamento farmacologico a base di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), laddove possibile, considerando anche i disturbi intestinali paralleli.

Nella maggior parte dei casi, infatti, i medici curano i sintomi dell’artrite periferica controllando in primis l’infiammazione all’interno del colon.

Artrite assiale

L’artrite assiale, meglio conosciuta come spondilite, causa dolore e rigidità nella colonna vertebrale inferiore e nelle articolazioni sacro-iliache (schiena bassa). In alcuni pazienti, è stato riscontrato come i sintomi della malattia possano comparire mesi o addirittura anni prima delle MICI.

L’artrite assiale colpisce soggetti più giovani ed è pericolosa perché può generare danni permanenti, se le ossa della colonna vertebrale si fondono insieme.

Il trattamento è, quindi, molto importante: fisioterapia, con esercizi posturali e di stretching, e la termoterapia sono due forme di cure comuni.

Spondilite anchilosante

La spondilite anchilosante (o artrite spinale), è una complicanza più rara, che si manifesta nel 2-3% delle persone con malattie croniche intestinali, soprattutto in chi ha malattia di Crohn e meno di 30 anni.

La causa della spondilite anchilosante non è chiara, ma i pazienti condividono un marcatore genetico. Oltre a generare l’artrite della colonna vertebrale e delle articolazioni sacro-iliache, la spondilite anchilosante può scatenare infiammazioni agli occhi, ai polmoni e alle valvole cardiache.

Per la cura, si procede con il calmare il dolore, garantendo il movimento della colonna vertebrale.

Le cause genetiche delle artropatie legate

Queste forme di artriti nei pazienti con MICI sono legate a fattori genetici: comune è la presenza di HLA-B27, un antigene che controlla la risposta immunitaria, e dell’allele HLA raro chiamato HLA-DR103.

Gli studi in atto sono mirati a comprendere ancor meglio il concetto di comorbidità, nell’ottica della prevenzione e del miglioramento della vita dei pazienti colpiti da malattie croniche tanto gravi.

Fonte Articolo